Resistenza: morta a 101 anni partigiana Giovanna Marturano (2)
(Adnkronos) - Col trasferimento a Milano, Giovanna aveva dovuto interrompere gli studi di architettura che seguiva a Roma e aveva preso a lavorare in fabbrica. Con l'arresto di uno dei suoi fratelli anche Giovanna fu arrestata. Scarcerata dopo un mese di detenzione rimase schedata come "sovversiva", tanto che nel 1941, quando chiese di andare a Ventotene per sposare Pietro Grifone (che era confinato e che aveva conosciuto ai tempi degli studi romani al "Visconti"), la polizia tento' inutilmente di impedire quello che sarebbe poi stato ricordato come "il matrimonio di Ventotene". Sulla storia di Giovanna Marturano e dei suoi famigliari nel 1972 e' stato pubblicato un libro, con prefazione di Giorgio Amendola dal titolo "I compagni". Dopo il matrimonio con Grifone, quando il marito aveva terminato di scontare il confino, Giovanna era tornata a Roma e qui, durante l'occupazione nazifascista era entrata nella Resistenza, meritando la medaglia al valore. Giovanna e' stata particolarmente attiva nei quartieri popolari della Capitale, svolgendovi un'attivita' antifascista, soprattutto tra le donne, che non ha mai cessato. Nel 2006 ha raccontato a Filomenilde Castaldo della specificita' femminile durante la lotta contro i nazifascisti e durante la ricostruzione dell'Italia. Nel 2008 e' uscito il libro da lei scritto intitolato: "Giovanna - Memorie di una famiglia nell'Italia del Novecento". Nel 2013 Giovanna Marturano ha raccontato la sua vita nel documentario "Bimba col pugno chiuso" di Di Mambro, Mandrile e Migliaccio, prodotto da Todomodo e Produzioni dal Basso.