Sicilia: Crocetta scrive a dipendenti Regione, esco nudo dal Palazzo come sono entrato (2)
(AdnKronos) - "Ciò non significa affatto che il nostro rapporto è stato sempre idilliaco. Abbiamo avuto momenti difficili nei quali ci siamo detti reciprocamente ciò che pensavamo. A volte vi ho criticato e a volte mi avete criticato e abbiamo fatto bene perché il rapporto con il Governo non può essere un rapporto compiacente così come il rapporto tra un Governo nei confronti della struttura amministrativa non può essere adulatorio - continua Crocetta nella sua lettera - Sapevamo tutti quanti che dovevamo fare un lavoro difficile e che lo dovevamo fare in fretta. Una parte notevole di quel lavoro è stato fatto grazie alla vostra collaborazione". "Potevate fare scelte diverse e ciò è avvenuto, qualche volta, nei confronti di altri Governi. Avete scelto invece la linea della lealtà e del servizio alla cosa pubblica. Io ve ne sono grato e ve ne sono grati anche i siciliani, perché se il PIL e l'occupazione cominciano a crescere e la Sicilia è ripartita è soprattutto per merito vostro - dice ancora il Governatore - Sono stati anni belli e tremendi. Belli poiché abbiamo avviato la sfida della moralizzazione, della trasparenza, del risanamento e della ripresa; tremendi poiché abbiamo dovuto fronteggiare spesso insieme attacchi senza precedenti, colpevoli di volere introdurre un nuovo sistema di governance". "Sono stati anni, a prescindere della visione della politica che ognuno di noi può avere, che lasciano il segnale del rinnovamento e del cambiamento. La cosa che mi auguro è che il nuovo Governo sappia valorizzare le vostre capacità professionali al di la di ogni appartenenza politica aggiunge Crocetta - I funzionari della Pubblica Amministrazione sono cittadini che hanno vinto un concorso e che sono legittimati all'amministrazione della cosa pubblica. Spero che i nuovi governanti tengano conto di questi principi e rispettino le vostre idee. In questi anni ci sono state diverse competizioni elettorali. Nessuno di voi può dire di avere ricevuto da me indicazioni o pressioni per votare questo o quel partito, questo o quel candidato, per una forma di rispetto assoluto che io ho dei diritti dei lavoratori. I primi diritti da garantire sono quelli di libertà politica e sindacale, di espressione, di aggregazione e di scelta. Non sono candidato alla Regione come ben sapete e comincia per me una fase diversa della mia vita. Io sono orgoglioso di questi 5 anni di impegno e di sacrifici".