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Chiesa: Papa Francesco, essere fedeli comporta capacità di cambiare

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Verona, 23 nov. (AdnKronos) - "Nella realtà l'essere fedeli comporta la capacità di cambiare. Pensiamo all'esperienza di Abramo che la Bibbia ci mostra come modello di fede: quando era già anziano Dio gli disse 'Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione'. Per essere fedele Abramo dovette cambiare, partire". Lo ha sottolineato Papa Francesco in un videomessaggio al Festival della dottrina sociale della chiesa che si è aperto oggi a Verona. "La parola di Dio ci aiuta a distinguere le due facce del cambiamento: la prima è la fiducia, la speranza, l'apertura al nuovo; la seconda è la difficoltà a lasciare le sicurezze per andare incontro all'ignoto. Infatti ci fa sentire più tranquilli rimanere nel nostro recinto, conservare, ripete le parole e i gesti di sempre. Questo ci fa sentire più sicuri piuttosto che uscire, partire, avviare nuovi processi", ha spiegato. "Domandiamoci allora: che cosa succede se manteniamo la nostra fedeltà a Dio e all'uomo? Abbiamo visto nella storia di Abramo l'effetto della chiamata del Signore: gli cambiò radicalmente la vita, lo fece entrare in una storia nuova, gli aprì orizzonti inattesi, con cieli nuovi e terre nuove. Quando si risponde a Dio si attiva sempre un processo, accade sempre qualcosa di inedito che ci porta dove noi non avremmo mai immaginato - ha ricordato il papa - L'importante è questo: si attiva sempre un processo, si va avanti. Non si occupano gli spazi, si avviano processi".

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