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Salute: una app per monitorare il parto in acqua, al Civico di Palermo studio su 120 donne (2)

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(AdnKronos) - Ed è qui che è entrata in gioco WaterBirth. Le gestanti indossavano uno smartwatch sul quale hanno indicato, con un semplice tocco sul dispositivo, l'inizio e la fine di ogni contrazione e anche la sua intensità (lieve, media o severa). Al contempo, WaterBirth ha permesso di registrare la frequenza cardiaca delle donne per valutarne l'andamento ed eventuali alterazioni e consentire così l'intervento dei sanitari, qualora fosse stato necessario. Tutti i dati (frequenza, intensità e durata delle contrazioni e battito cardiaco) sono stati osservati in tempo reale dal ginecologo e dall'ostetrica su uno smartphone collegato allo smartwatch. In tutte le rilevazioni, la frequenza cardiaca delle donne che hanno avuto travaglio o parto in acqua era più bassa rispetto a quelle che invece non lo hanno fatto. Questo perché il rilascio di endorfine (ormoni del benessere) provocato dall'acqua calda fa sì che il dolore delle contrazioni sia attenuato e, di conseguenza, la frequenza cardiaca si abbassa. "L'acqua calda - spiega il professore Luigi Alio - dona relax e riduce il dolore perché le endorfine ritardano la percezione dolorosa a livello cerebrale. La diminuzione del dolore comporta anche una diminuzione della frequenza cardiaca. Le tecnologie impiegate nello studio ci hanno permesso di misurare nella vasca del parto in acqua, oltre ai parametri cui eravamo abituati con il tradizionale cardiotocografo, anche la frequenza cardiaca della donna".

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