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Mafia: 'dammi i soldi, qui comandiamo noi', arrestato estorsore a Messina

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Palermo, 2 feb. (AdnKronos) - "Dateci 50.000 euro se volete lavorare, qui comandiamo noi". E' il messaggio recapitato con una lettera anonima al commerciante di uno storico negozio del centro di Messina. Un avvertimento lasciato davanti la saracinesca dell'esercizio commerciale e subito denunciato che ha fatto scattare le indagini della Guardia di finanza, che in pochi mesi si sono concluse con l'individuazione e l'arresto del responsabile. I finanzieri del Gico del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Messina, infatti, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un 55enne. Il provvedimento è stato emesso dal gip della città dello Stretto, Eugenio Fiorentino, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. I reati contestati sono tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e danneggiamento. Durante le indagini grazie ad alcune riprese video, gli investigatori hanno documentato un crescendo di atti intimidatori che hanno portato l'arrestato dapprima a danneggiare la saracinesca del negozio e successivamente, attraverso diversi sopralluoghi notturni, a pianificare "un attentato di ben più grave intensità che l'indagato si stava accingendo a compiere" spiegano dalla Guardia di finanza. Durante la perquisizione domiciliare i finanzieri hanno trovato una maschera che l'uomo aveva realizzato per non essere riconosciuto durante i raid, una bottiglia e delle garze, che, con ogni probabilità, sarebbero state utilizzate per appiccare l'incendio all'attività commerciale della vittima.

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