Segretario generale Ars a don Scordato: "Basta con processi pubblici, meritiamo rispetto"
Palermo, 9 feb. (AdnKronos) - "Basta con i processi pubblici condotti a mezzo stampa, meritiamo rispetto. Noi stiamo cercando di introdurre limiti stipendiali a contratti in corso preoccupandoci di contemperare le esigenze di solidarietà e contenimento della spesa con i diritti dei lavoratori". Fabrizio Scimè, segretario generale dell'Assemblea regionale siciliana, dopo settimane, rompe il suo silenzio e decide di prendere carta e penna e rispondere a don Cosimo Scordato, il prete che da settimane attacca la politica ma soprattutto l'Ars per gli stipendi ritenuti "troppo alti" dei dipendenti dell'Ars. "Caro Don Scordato, mi chiamo Fabrizio Scimè e sono il Segretario generale dell'Assemblea regionale siciliana. Svolgo quest'incarico da tre anni e mezzo, con passione, impegno e, non ci crederà, orgoglio. lo non ho il piacere di conoscerla, ma so che lei è impegnato, in uno dei quartieri più poveri e difficili di Palermo, in una meritoria opera di lotta alla povertà e al disagio sociale per la quale non le saremo mai a sufficienza grati", inizia la lunga lettera scritta dal segretario generale dell'Ars a don Cosimo Scordato. "Capisco quindi bene il motivo per cui da qualche settimana lei ha deciso di dedicare la sua attenzione alla vicenda che riguarda gli stipendi dei dipendenti dell'Assemblea, utilizzando sapientemente tutti i mezzi di comunicazione compresa la partecipazione in diretta a trasmissioni televisive. - scrive Scimè - Mi rendo ben conto dello stridente contrasto tra la povertà che lei sperimenta ogni giorno e la ricchezza del Palazzo. E con me se ne rendono conto i dipendenti dell' Assemblea, tanto che proprio in questi giorni siamo impegnati in una delicata trattativa per introdurre nuovi limiti stipendiali".