Giustizia: giudice di Trento offese legale palermitano e ora chiede scusa (2)
(AdnKronos) - "Le assicuro che considero quella frase - prosegue il giudice Carlo Ancona nella lettera di scuse- non solo infelice nella sua forma, ma anche ingiustificata nel contenuto che è venuta ad assumere, al di là di qualunque mia intenzione e del mio stesso pensiero, che non è mai stato animato né da pregiudizi, tantomeno da ostilità, nei confronti di Palermo, della Sicilia, e degli avvocati". E conclude: "Ho ritenuto doveroso dare maggiore consistenza ed insieme testimonianza di serietà e di intento alla mia posizione rendendomi disponibile a un gesto di aiuto in favore di un giovane orfano palermitano, con un aiuto economico nella forma di una borsa di studio di un anno". "Prendo atto delle scuse del dottor Ancona, a me e a tutti i palermitani, e sono soddisfatto di poter aiutare, col suo gesto riparatorio, uno studente palermitano disagiato", commenta l'avvocato Stefano Giordano con l'Adnkronos. "Il mio scopo è stato sempre e solo quello di difendere la giustizia e la mia città di fronte ad atteggiamenti denigratori - dice - Dal male può nascere un bene: mi sembra un ottimo inizio di Quaresima, che pone fine a una sgradevole vicenda". Una vicenda che all'epoca aveva destato scalpore. "Manifesto la mia preoccupazione per quanto accaduto, in quanto avvocato, in quanto cittadino italiano e, soprattutto, in quanto palermitano", aveva commentato Stefano Giordano subito dopo l'accaduto. oggi è 'scoppiata' la pace tra giudice e difensore.