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Migranti: ass. Don Bosco, gesto sconvolgente, clima Paese genera emulazioni

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Palermo, 15 feb. (AdnKronos) - "Un colpo di fucile a pallettoni, sparato verso l'1.30 di notte, è qualcosa che sconvolge. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma i ragazzi sono tramortiti, hanno paura e qualcuno ha anche chiesto di andare via". Così Agostino Sella, presidente dell'Associazione Don Bosco 2000, che ha in gestione il centro di accoglienza di migranti di Pietraperzia (Enna), racconta all'Adnkronos quanto avvenuto questa notte. I proiettili, sparati dall'esterno, hanno mandato in frantumi il vetro di una porta ma nessuno, fra i 20 migranti ospiti del centro e i due operatori presenti nella struttura è rimasto ferito. Il centro di Pietraperzia è aperto da appena una settimana. "Non è successo nulla che facesse presagire un atto di questo tipo - racconta Sella - C'è stato in questi giorni qualche scontro fra chi era contrario e chi no all'apertura del centro, ma abbiamo lavorato in accordo con la comunità, con molte associazioni, con la parrocchia. Il sindaco ha anche portato i ragazzi a visitare il paese". Nessuna spiegazione per quanto accaduto se non che, aggiunge, "la possibilità che il clima politico generale che si respira nel Paese susciti spirito di emulazione e abbia portato qualcuno a imbracciare un fucile e sparare". Le indagini dei carabinieri sono in corso e il centro, assicurano i responsabili, "continuerà nella sua opera di accoglienza".

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