Trapani: viola obblighi sorveglianza speciale, in manette ex deputato Giammarinaro
Palermo, 22 feb. (AdnKronos) - Con l'accusa di avere violato gli obblighi di sorveglianza speciale, nella notte, i Carabinieri della Stazione di Salemi (Trapani), hanno tratto in arresto l'ex deputato regionale Dc Giuseppe Giammarinaro. Ex esponente della corrente andreottiana della DC nella Provincia di Trapani tra gli anni '80 e '90, ed ex deputato recordman di voti, Giammarinaro era ritenuto vicino ai cugini esattori Ignazio e Nino Salvo. Raggiunto da un mandato di arresto nel 1994, venne sospeso dalla carica di deputato regionale. Successivamente venne raggiunto da altri mandati di cattura per mafia. Per i reati di corruzione, concussione, associazione per delinquere e abuso d'ufficio, riconobbe la colpevolezza e patteggiò la pena di un anno e 10 mesi, risarcendo l'AUsl di Mazara del Vallo con la somma di 200 milioni di vecchie lire. Ma nel processo per associazione esterna alla mafia venne assolto. L'ex politico deve comunque sottostare agli obblighi di sorveglianza speciale. Nella notte l'arresto. Gli uomini dell'Arma, impegnati in un servizio perlustrativo, hanno sorpreso Giammarinaro mentre viaggiava a bordo di un'auto condotta da un "pluripregiudicato del luogo, in palese violazione agli obblighi impostigli dalla misura di prevenzione personale cui è sottoposto"m dicono i militari. Non era la prima volta che i militari sorprendevano Giammarinaro in compagnia "sempre dello stesso pregiudicato con il quale, evidentemente, intratteneva una frequentazione abituale". All'atto del controllo i Carabinieri hanno accertato anche che Giammarinaro era sprovvisto della carta precettiva, documento che ogni sorvegliato speciale è obbligato a portare al seguito e ad esibirlo a richiesta da parte delle forze di polizia. Condotto presso il comando Stazione per le formalità di rito l'ex politi è stato quindi dichiarato in arresto e tradotto presso la propria abitazione ove resterà recluso, in regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria in attesa della celebrazione del rito direttissimo.