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Sicilia: Confesercenti, no aumento 50% diritto camerale alle imprese

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Palermo, 13 apr. (AdnKronos) - “L'aumento del diritto camerale del 50% al fine di evitare il dissesto finanziario dell'Ente è un'opportunità che si può cogliere se si è davanti ad un disegno preciso per ristabilire l'equilibrio finanziario della camera di commercio e per procedere verso una gestione virtuosa della stessa”. Così il presidente di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina interviene sull'ipotesi di aumento del diritto annuale a carico delle imprese delle provincie di Catania, Siracusa e Ragusa. “Ad oggi – aggiunge Messina - non sembra proprio che questo sia il percorso che intende intraprendere la CCIAA di Catania, Siracusa e Ragusa nel momento in cui approfittando del comma 784 dell'articolo 1 della legge n. 205/2017 propone l'aumento del 50 % del diritto annuale a carico delle imprese del territorio per ovviare ad un bilancio che presenta squilibri strutturali in grado di provocare il dissesto finanziario”. “In questo senso – continua il presidente regionale di Confesercenti - non si intravede l'adozione di un programma pluriennale di riequilibrio finanziario, condivisi con la regione, così come prevede la legge nel quale si può prevedere l'aumento del diritto annuale fino a un massimo del 50 per cento. Bisogna infatti tenere conto che Il Ministro dello sviluppo economico,deve valutare l'idoneità delle misure contenute nel programma, su ed autorizzare l'aumento del diritto annuale per gli esercizi di riferimento. Inoltre occorre tenere conto della necessità di sottoporre alle valutazioni del Ministero eventuali atti deliberativi applicativi di tale disposizione in tempi utili al fine di ridurre il più possibile l'eventuale periodo transitorio e le relative richieste di conguagli dalle imprese”.

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