Gay: Milano si tinge di tricolori e arcobaleno, oltre 250mila in corteo
Milano, 30 giu. (AdnKronos) - Un mare di bandiere tricolori e arcobaleno riempie corso Buenos Aires a Milano e archivia l'edizione 'record' del Pride: oltre 250mila persone, secondo gli organizzatori. E' il flashmob di Angelo Cruciani a chiudere una giornata che ha visto in piazza giovani e intere famiglie. Il suo è uno spettacolo simbolico ed emblematico - Tricolor&Arcobaleno - con due simboli in un'unica bandiera: da una parte il tricolore e dall'altra l'arcobaleno, "stendardo e baluardo dei diritti di tutti, di ogni cittadino che sia bianco o di altri colori, residente o migrante, eterosessuale o alternativ-sessuale". Il corteo multicolore si è dato appuntamento in piazza Duca d'Aosta per sfilare - tra striscioni e cartelli colorati - fino a piazza Oberdan. Promosso dal Cig Arcigay Milano e dal Coordinamento Arcobaleno, Milano Pride è l'invito a lanciare un messaggio "contro le discriminazioni e i nuovi estremismi. Perché oggi siamo #CiviliMaNonAbbastanza", secondo il motto dell'edizione 2018. Un'edizione che non lascia fuori la politica: c'é chi sfilato con un gonfiabile con il volto del vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, più volte viene intonata 'Bella ciao'. "Per sempre in lotta contro Salvini, l'omofobia e altri confini" è uno dei cartelli in prima fila. In tanti ricordano che "le famiglie arcobaleno esistono e non sono schifezza o fritti misti". Un concetto ribadito dal palco, un messaggio di inclusione che Milano consegna al Paese e al governo, in particolare al ministro della Famiglia Lorenzo Fontana. "Non sono i ministri che definiscono quali sono i nostri diritti ma siamo noi con le nostre vite. Essere qui è il più grande messaggio politico che potevate portare", dice il presidente di Arcigay Milano, Fabio Pellegatta. "Salvini, Fontana venite qua e contateci", è l'invito dell'assessore alle Politiche sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino. "Popolo del Pride, Milano è casa vostra e io sono fiero di essere il primo cittadino di questa città che si è sempre basata e si baserà sempre sui diritti e sui doveri: prima di tutto il diritto di manifestare il proprio valore e noi vi difenderemo da tutti quelli che mettono in discussione questo", dice il sindaco, Giuseppe Sala.