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Palermo: sindaco S.Giuseppe Jato, vado avanti, qualcuno vuole tornare a tempi bui

AdnKronos
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Palermo, 17 ago. (AdnKronos) - "L'ho detto anche ai carabinieri: non so spiegarmi il perché di un simile gesto, il mio Comune non ha grandi appalti né affari che possano far gola a qualcuno. Io, comunque, vado avanti, non sono il tipo che si fa intimidire. Se qualcuno vuole dirmi qualcosa abbia almeno il coraggio di farlo guardandomi in faccia". A dirlo all'Adnkronos è Rosario Agostaro, il sindaco di San Giuseppe Jato (Palermo), eletto nel giugno del 2017 con una lista civica, vittima di un'intimidazione. Una busta con un proiettile e minacce di morte, spedita da Palermo lo scorso 10 agosto è arrivata ieri al Comune. "L'impiegato dell'ufficio protocollo - racconta - mi ha chiamato dicendomi che c'era una busta anomala. Stamattina ho scoperto di cosa si trattava e immediatamente ho avvertito i carabinieri". Oltre al proiettile nella busta un messaggio con su scritto: "Altofonte (il sindaco vive in questo centro in provincia di Palermo, ndr). Bella famiglia. Caro sindaco comportati correttamente se no muori". Mai prima di oggi Agostaro era stato destinatario di minacce. "La cosa che più mi addolora è che qualcuno sta cercando di far tornare indietro di 20 anni questo paese, di gettarlo di nuovo nel baratro, di farlo ripiombare agli anni bui del passato che abbiamo fatto tanto per superare - conclude il primo cittadino -. Io non mi arrendo e resto sereno". Intanto domani alle 17 il Consiglio comunale è stato convocato in seduta straordinaria. All'assise sarà presente una delegazione di DiventeràBellissima.

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