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Incidenti: in Veneto nel 2017 in diminuzione, 301 decessi

AdnKronos
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Venezia, 5 dic. (AdnKronos) - I dati relativi al 2017 evidenziano per il Veneto una diminuzione rispetto al 2016 sia sul fronte degli incidenti stradali sia sul fronte degli infortunati. Si sono registrati 13.844 incidenti che hanno causato 18.984 feriti e 301 morti. Il calo sul 2016 è misurato in -1,4% per gli incidenti, -0,8% per i feriti e -12,5% per i morti. I dati ufficiali sull'incidentalità stradale sono stati presentati oggi a Padova, con l'intervento dell'assessore allo sviluppo economico e alla tutela del consumatore Roberto Marcato in rappresentanza della Regione, insieme a Luigino Baldan, presidente dell'Automobile Club Padova e Presidente del Comitato Regionale AA.CC. del Veneto. Commentando il trend del Veneto, l'assessore Marcato ha sottolineato la positività che siano diminuite comunque le morti dovute agli incidenti stradali: “La cattiva notizia – ha aggiunto – è che si continua a morire sulle nostre strade. Tre sono gli elementi evidenziati dall'ACI che devono aiutare a ridurre questo dramma: uno è l'aiuto che ci dà la tecnologia e l'innovazione, nel senso che le auto e anche i materiali con cui si costruiscono le strade oggi sono nettamente migliori rispetto ad anni fa e quindi abbiamo auto e strade più sicure. Bisogna poi continuare a lavorare sull'educazione stradale, perché è un tema assolutamente determinante: basti pensare che una delle maggiori cause di incidentalità è la disattenzione, l'uso dei cellulari e altro”. “Infine le infrastrutture. Sono assolutamente importanti per il nostro territorio – ha detto Marcato - anzitutto perché un'infrastruttura fatta bene, che serve, aiuta da un lato la sicurezza dei nostri cittadini, dall'altro lo sviluppo economico che non può prescindere dalle realizzazioni infrastrutturali. E non si può nemmeno immaginare di non fare infrastrutture viarie importantissime, come la Pedemontana Veneta o altre, per paura di infiltrazioni mafiose. E' dovere dello Stato combattere la criminalità organizzata e fare le infrastrutture che servono allo sviluppo del Paese: non farle per questo motivo significa che lo Stato arretra di fronte alla criminalità e questo è intollerabile”.

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