Ricerca: Unipd, e se inviassimo su Marte una talpa padovana? (3)
(AdnKronos) - "Partendo dall'originale giunto realizzato per consentire alla talpa di sterzare – spiega Stefano Debei - si è sviluppato un sistema di puntamento estremamente accurato e replicabile per altri tipi di utilizzo. Può essere impiegato, ad esempio, per puntare telescopi o antenne e per orientare a 3 gradi di libertà i pannelli solari dei satelliti, per avere un migliore fattore di vista con il sole, ma anche per consentire manovre di aerobracking (aerofrenaggio, con il quale una sonda spaziale sfrutta l'attrito dell'atmosfera di un pianeta per ridurre la propria velocità) per regolarizzare le orbite “basse” delle sonde. Quel che vogliamo sottolineare è che i nostri prototipi, già testati in laboratorio, hanno in sé la capacità di utilizzo polifunzionale di singole parti. La nostra “talpa” può essere da un lato spinnoffata nelle singole componenti e dall'altra essere adattata e aggiornata per future missioni planetarie e in particolare per quelle su Marte". Il CISAS -Centro di Ateno per gli studi e le attività spaziali “Giuseppe Colombo” - è stato fondato nel 1991 ed è intitolato a “Bepi” Colombo, soprannominato il "Meccanico del cielo". Nel 1944 si laureò in Matematica a Padova e nel 1945 divenne assistente di meccanica razionale a Padova. Nel 1955 Professore Ordinario di Meccanica Applicata sempre a Padova. La NASA lo reclutò nel 1961, dopo il lancio del primo satellite artificiale.Contribuì poi all'impresa del Mariner 10 del 1974. Il nome di Bepi Colombo è legato al satellite al guinzaglio, il Tethered. Collaborò anche al lancio della sonda Giotto, che nel 1986 incontrò la cometa di Halley. Viene ricordato inoltre per la pianificazione di fly-by multipli con Mercurio nel 1972-73 e per aver progettato la missione Solar Probe.