Giornalisti: Ossigeno, 5.000 procedimenti penali l'anno, 90% querele infondate
Palermo, 16 dic. (AdnKronos) - Migliaia di querele infondate, anni e anni di processo e spese legali esose, decine di milioni di risarcimento danni chiesti ogni anno. Poi l'attesa del processo, da due a sei anni, con l'incubo di una condanna che arriva tre volte su dieci, ma quando arriva, una volta su tre prevede il carcere, con condanne che in media non superano dodici mesi di reclusione e complessivamente nel 2015 hanno cumulato 103 anni di detenzione. E' questo il tunnel in cui si trovano in Italia i giornalisti querelati per diffamazione a mezzo stampa. Dentro questo tunnel è difficile, "è molto rischioso scrivere notizie su temi delicati e controversi". "Si lavora con la spada di Damocle di un processo che può coinvolgere per anni anche chi ha agito nel modo più corretto". E' la situazione attuale di migliaia di giornalisti fotografata dal Ministero della Giustizia con i dati forniti a Ossigeno per l'Informazione, l'osservatorio sui giornalisti minacciati promosso da FNSI e Ordine dei Giornalisti. "I dati vanno oltre ogni pessimistica previsione - spiega Ossigeno - Ogni anno a carico dei giornalisti ci sono 5.125 procedimenti penali che si concludono accertando che erano nati da querele infondate (quasi il 90% del totale). Ogni anno vengono avviate 911 citazioni per danni con richieste medie di 50 mila euro, per complessivi 45,6 milioni di euro. Ogni anno i giornalisti querelati spendono 54 milioni di euro per spese legali. Occorrono minimo due anni e mezzo per essere prosciolti; sei anni per una sentenza di primo grado. Questa massa di procedimenti, fra l'altro, intasa inutilmente gli uffici giudiziari, perché nella maggior parte dei casi il processo per diffamazione a mezzo stampa si conclude con un nulla di fatto e ha l'unico effetto di tenere sotto scacco il giornalista e il suo giornale". Dal dossier di Ossigeno emerge che nell'ultimo biennio i tribunali si sono espressi su 6813 procedimenti l'anno: hanno definito 5.902 procedimenti penali e 911 cause civili. a cui vanno aggiunti 1300 procedimenti penali pendenti (arretrati). "Il che significa che la macchina della giustizia macina 567 procedimenti al mese, 19 al giorno. E probabilmente dovrà andare più veloce, perché le querele aumentano al ritmo dell'8% l'anno".