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Mafia: Dia Trapani confisca beni per 4 milioni a imprenditore

AdnKronos
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Palerm, 16 gen. (AdnKronos) - La Dia di Trapani, con provvedimento emesso dal Tribunale, ha confiscato il patrimonio dell'imprenditore Vito Di Giorgi valutato intorno ai 4 milioni di euro. L'imprenditore era stato giudicato già nel 1996 'persona socialmente pericolosa' dal Tribunale che gli aveva inflitto la misura della 'sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di 4 anni' per “gravi indizi in ordine alla sua appartenenza alla consorteria mafiosa operante nel territorio di Mazara del Vallo, già facente capo a Mariano Agate”. "In quel procedimento confluirono gli esiti di una vasta indagine giudiziaria, in cui rimasero coinvolti, tra gli altri, noti personaggi locali quali il notaio Pietro Giuseppe Ferraro - spiega la Dia - l' ex sindaco di Mazara del Vallo Gaspare Bocina, gli imprenditori mafiosi Antonino Cuttone e Giovanbattista Agate, fratello del boss Mariano, che portò alla luce sia l'illecita ingerenza dell'organizzazione mafiosa nella gestione degli appalti pubblici, che l'esistenza di connessioni tra organizzazioni mafiose e ambienti massonici “deviati ”, utilizzati da Cosa nostra per quell'opera di infiltrazione e condizionamento dei settori istituzionali meno impermeabili all'influenza mafiosa".

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