Mafia: pentito Contorno, 'Provenzano detto il 'Professore' perché non ha paura di nessuno' (2)
(AdnKronos) - E Violante: "Le chiedo scusa per la mia insistenza. Le risulta che Provenzano sia mai entrato in contatto con delle autorità, dei rappresentanti di istituti od enti pubblici, approfittando di questo suo modo di presentarsi?". "Non glielo saprei dire. Provenzano prima era dalla parte dei liggiani, ma ora che Luciano Liggio è in carcere è stato sottomesso, perché in Sicilia in quasi nessuna famiglia di Cosa nostra esistono due rappresentanti, l'unica famiglia dove ve ne sono due è quella dei corleonesi". E aggiunge: "Scusi se torno indietro, su altre questioni. Non ho parlato di tante cose perché ho visto che lo Stato mi ha abbandonato al momento opportuno, ha abbandonato sia me che Buscetta. Non vi sono stati né provvedimenti di legge né aiuti. Perché devo finire come quell'altro collaboratore dello Stato, per un processo di Palermo, che prima apparteneva a Cosa nostra (alla famiglia di Pippo Calò), poi è finito in manicomio e dopo che è stato assolto lo hanno ucciso". "lo e Buscetta siamo gli ultimi rimasti. Ne avremmo molte di cose da dire, ma non in questo modo, abbandonati dallo Stato e chiusi in una cella e sorvegliati a vista. Questo significa dare sicurezza? Ma la sicurezza si può dare in altri modi, perché questo è solo un modo per diventare pazzi".