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Sicilia: Philippe Daverio, 'Mi scuso con i siciliani ma io minacciato di morte' e scrive a Musumeci

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AdnKronos
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Palermo, 29 ott. (Adnkronos) - (di Elvira Terranova) - "Mi scuso con i siciliani, perché ho generalizzato dicendo a tanti ciò che era destinato a pochi facinorosi". Lo scrive, in una lettera aperta, il critico d'arte Philippe Daverio, dopo le aspre polemiche sollevate ieri in seguito alle sue dichiarazioni rese alle Iene in cui attaccava i siciliani dicendo, tra l'altro: "Ho paura dei siciliani". Daverio scrive anche una lunga lettera al Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci che ieri ha preteso le sue scuse annunciando querela. "Sono talvolta ingenuo e come tale, dopo una lunga giornata di viaggio e di lavoro, dopo una sommatoria di insinuazioni d'interesse mio privato lanciatomi da politici siciliani per il mio voto libero nella trasmissione dei borghi e dopo aver ricevuto minacce d'ogni genere e anche di morte a me e alla mia famiglia, mi sono trovato pure inseguito da una iena della nota trasmissione, ex candidato sindaco di Palermo, che mi ha posto una serie di tranelli - dice Daverio - Mi ha fatto ribollire il sangue e ho sbottato come lui sperava che facessi. Non tollero i ricatti, dal nord o dal sud. E ho reagito in un modo ironico che ha generato confusione e da parte di spiriti malversati reazioni spropositate". "Al Presidente della Regione Sicilia che ha dato una intervista contro di me nella quale esige la mia espulsione dagli schermi della RAI ho scritto la seguente lettera aperta", dice Daverio. Che pubblica una lettera di Boris Vian del 1958, inviata all'allora Presidente della Repubblica francese: "Je vois envoie une lettre que vous lirez peut-être si vous avez le temps (Boris Vian 1958 al Président de la République)". "Onorevole Presidente Musumeci, mi permetto d'assumere un tono ironico per affrontare questa versione contemporanea della Secchia Rapita che ha trasformato un gioco televisivo in una farsa tragicomica nella quale Ella non ha avuto il buongusto di evitare lo scivolone - scrive Daverio - L'appello dei neoborbonici chiede che non lavori più in Rai: non si preoccupino, è da tempo che la Rai non mi vuole e ha smesso di trasmettere i miei video nei quali tra l'altro ho spesso esaltato la Sicilia, con la trasmissione su Palermo, quella sui Normanni e quella sulla presenza araba".

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