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Coronavirus: Zaia, 'il virus non è arrivato in Veneto ma in Europa'

AdnKronos
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Venezia, 26 feb. (Adnkronos) - “Le preoccupazioni del mondo dell'economia e dell'imprenditoria veneta di fronte a questa emergenza, sono le nostre preoccupazioni, le mie personali e voglio credere siano anche quelle di tutti. Questa comunità non può vedere minacciato il suo più grande valore: l'impresa, forse il più identitario della nostra gente tra quelli nati dal sacrificio. Come per la salvaguardia della salute dei cittadini, la battaglia perché non sia danneggiato il nostro tessuto produttivo la combatteremo insieme”. Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia risponde ai rappresentanti di quattordici organizzazioni di categoria e imprenditoriali padovane che oggi gli hanno fatto pervenire in copia, la lettera inviata al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, al Ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. Lettera, in cui – pur nella consapevolezza che la salute pubblica è un bene primario - vengono espresse forti preoccupazioni per l'economia del territorio pensando al “giorno dopo” e sottolineando che “il sistema economico di Padova e del Veneto non si deve e non si vuole fermare”. “Colgo questi pensieri con la stessa apprensione di chi gli esprime – prosegue il Governatore - Sono espressione di una comunità imprenditoriale impegnata e altamente internazionalizzata, connotazione questa che fa pagare ancora di più lo scotto di questa emergenza. Se da un lato siamo chiamati ad applicare ordinanze in virtù di linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dei decreti del Governo, dall'altro è corretto trovare il giusto equilibrio tra il valore primario e irrinunciabile della tutela della salute e le esigenze di un territorio che non accetta di vedere minacciata la sua realtà produttiva”.

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