
Immigrati: Usb, non c'e' piu' tempo, Cie vanno chiusi subito

Roma, 18 dic. (Adnkronos) - "La giornata mondiale dei migranti viene ancora celebrata tra crisi economica, dignità e diritti calpestati alla luce di quanto visto nel Centro di Identificazione ed Espulsione di Lampedusa e dei morti nel mare mediterraneo ormai diventato un vero cimitero umano". Lo afferma Aboubakar Soumahoro, responsabile nazionale del dipartimento Migranti della Unione Sindacale di Base (Usb), che avverte: "Non c'è più tempo, né ci sono scuse per il governo Letta per giustificare la mancata abolizione della legge Bossi-Fini e l'immediata chiusura dei Cie". "Le responsabilità morale e politica di questa situazione - prosegue - sono da attribuire da una parte alla politica del governo italiano attraverso la disumana e schiavista legge Bossi-Fini e dall'altra alle politiche ipocrite e mercificatrice dell'Europa. Una situazione ulteriormente aggravata dall'insostenibile crisi economica e dall'onda crescente di razzismi che imperversano ormai ovunque nei confronti dei migranti", continua il sindacalista Usb. "Non ci bastano le parole di indignazione del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, né tanto meno ci convincono le minacce sanzionatorie dell'Europa nei confronti dell'Italia per le raccapriccianti immagini nel Cie di Lampedusa - sostiene - perché siamo di fronte ad un vera sconfitta ed irresponsabilità della politica". "Noi non ci arrendiamo. Ragione per la quale andremo con la prima Carovana per l'eguaglianza, la dignità e la giustizia a Bruxelles il prossimo anno", conclude Soumahoro.
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