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Roma: Ass. 21 luglio, lettera famiglie rom a Strasburgo, trattati come pacchi

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Roma, 30 dic. - (Adnkronos) - Approda a Strasburgo la protesta delle famiglie rom che vivono a Roma, trasferite il 16 dicembre dalla Cesarina al centro di accoglienza per soli rom di via Visso. Lo riferisce in una nota l'Associazione 21 luglio, riportando stralci della lettera indirizzata al commissario europeo per i Diritti umani, Nils Muižnieks: "Veniamo trattati come pacchi, spostati da una parte all'altra della città senza essere interpellati, e nel timore di essere dimenticati all'interno di un centro segregato, dove gli spazi sono angusti e asfittici, le condizioni igienico-sanitarie difficili e dove ci è proibito ricevere visite". Le famiglie intendono sottoporre all'attenzione del Commissario europero "la grave condotta dell'amministrazione di Roma nei loro confronti "dopo che, il mese scorso, lo stesso Muižnieks aveva esortato la giunta Marino ad individuare soluzioni abitative ordinarie per rom presenti nella capitale". Il trasferimento nel nuovo centro - denunciano - sarebbe avvenuto peraltro "senza alcuna consultazione adeguata" e "senza che si sia esplorata alcuna alternativa". "Inoltre - proseguono i rom firmatari della lettera - ci ritroviamo in una condizione di estrema incertezza riguardo al futuro nostro e dei nostri figli". Nelle intenzioni del Comune infatti, il trasferimento sarebbe una misura temporanea in attesa del rifacimento del 'villaggio attrezzato' della Cesarina. "Tuttavia - scrivono al Commissario - nessuna tempistica è stata comunicata dall'amministrazione sulla permanenza nel centro né sull'inizio dei lavori di rifacimento del campo"."Tutto ciò alimenta il nostro timore di venire dimenticati all'interno di un centro segregato e inadeguato per chissà quanto tempo, come già successo ad altri rom" concludono nella lettera.

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