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Foibe: Targetti, memoria consapevole e' dovere morale (2)

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(Adnkronos) - E dopo aver ricordato la tragedia delle Foibe e dell'esodo forzato, la vicepresidente ha parlato anche dell'italianizzazione forzata della scuola, della lingua e delle identità slovene e croate negli anni del fascismo, "che portò all'equazione sbagliata tra Italia fascismo"; dell'invasione della Jugoslavia nell'aprile del 1941 che contribuì ad acuire l'odio anti-italiano; delle violenze contro gli italiani dopo l'8 settembre fino al maggio 1945, in tutta l'area tra Trieste, Gorizia e Pola, "che facevano leva su quell'odio accumulato, ma corrispondevano al preciso disegno di Tito di distruggere il potere italiano sul territorio". "Violenze, esodi forzati, identità lacerate, straniamento, sono la conseguenza di tutto questo - ha sottolineato Targetti - del non accettare che su una stessa terra possano vivere comunità con identità culturali diverse". In questo contesto "l'impegno della Toscana è quello di contribuire a costruire una memoria condivisa, per trasmettere ai giovani quei valori di convivenza civile che proprio la Resistenza ci ha permesso di affermare, e che sono l'unico modo per costruire insieme società più libere e giuste - ha continuato la vicepresidente -. Nulla deve farci velo, nulla deve ostacolare la ragioni di un ricordo che si trasforma in monito affinché tutti ci adoperiamo concretamente, ogni giorno - ha concluso - per affermare la fondamentale dignità di ogni essere umano, perché nulla di tutto questo possa accadere ancora".

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