(Adnkronos) - Per non svelare il traffico illecito la banda chiamava la droga nei modi piu' strani: 'quella verde', 'ci facciamo una birra', 'un caffe". Piu' o meno gli stessi i punti d'incontro: il Castello, la Cattedrale o un monolocale nella centralissima Piazza San Donato. Un intero nucleo familiare era coinvolto nell'attivita' di spaccio: un sorvegliato speciale, la moglie, il cognato e la suocera. Le consegne a domicilio venivano fatte con una Fiat Punto, nemmeno a farlo apposta il brano che i corrieri amavano ascoltare in auto era un pezzo neomelodico partenopeo dal titolo 'Siamo tutti intercettati', quasi una premonizione. Sono stati documentati numerosissimi contatti finalizzati alla consegna dello stupefacente. Ben 20 acquirenti sono stati segnalati come assuntori e sono stati sequestrati complessivamente 2 chili tra cocaina, marijuana e hashish. Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terra' alle 10 nella Procura della Repubblica di Trani alla presenza del procuratore capo, Carlo Maria Capristo e del Comando Provinciale, colonnello Rosario Castello.



