Padova, 4 mar. - (Adnkronos) - Si riaccende la vicenda del ragazzino di Cittadella (Padova) che ha visto qualche mese fa il piccolo finire sugli schermi tv per il modo con cui era stato prelvato da scuola nell'ambito di una diatriba che coinvolge i genitori. Il ragzzino era stato assegnato ad una casa protetta e la paternita' era stata asseganata al padre. La madre da qualche giorno 'presidia' la struttura lamentando di essere esclusa dalla vita del figlio. "Si rispetti l'interesse del minore che viene prima di qualsiasi altra cosa", dice il senatore neo eletto e segretario regionale dell'Udc in Veneto Antonio De Poli. "Purtroppo - spiega De Poli - quello che sta accadendo in queste ore non fa bene al bambino. Non si tratta di stare dalla parte del padre o della madre: tutti noi adulti dovremmo pensare a stare dalla parte dei bambini che, come ci dimostra questo caso, troppo spesso, diventano strumenti di ritorsione all'interno della coppia in crisi o di una coppia separata". Secondo De Poli, che gia' nei mesi scorsi aveva lanciato la proposta di dar vita a strutture protette dove entrambi i genitori possano essere aiutati e supportati da un'equipe di specialisti per sciogliere la conflittualita' all'interno della coppia che va a danno solo del minore, "sarebbe opportuno valorizzare lo strumento della mediazione familiare proprio per appianare i conflitti e far si' che venga garantita la continuita' relazionale con il bambino a entrambi i genitori in modo sereno o per lo meno nel modo meno traumatico possibile per il minore". "Purtroppo - conclude De Poli - quanto sta accadendo in queste ore va nella direzione opposta rispetto a qualsiasi tentativo di agire nell'interesse del piccolo. Mi auguro che si rispetti la decisione del giudice ma soprattutto che il buon senso spinga gli adulti a non perdere di vista il bene del piccolo".
