Mafia: 'Per il nostro bene', l'Italia dei beni confiscati in un saggio

domenica 22 settembre 2013
Mafia: 'Per il nostro bene', l'Italia dei beni confiscati in un saggio
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Milano, 16 set. - (Adnkronos) - Case e castelli, alberghi e discoteche, campi da calcio e maneggi: tutto di proprieta' della mafia. Un patrimonio di beni confiscati, che rischia di rimanere inutilizzabile. A lanciare l'allarme Alessandra Coppola e Ilaria Ramoni, autrici di "Per il nostro bene", un viaggio nell'Italia dei beni confiscati. Il reportage, edito da Chiarelettere (euro 12,90, pp. 176), viene presentato oggi a Milano. Ci saranno anche il sindaco Giuliano Pisapia e il procuratore Alberto Nobili alla Feltrinelli del Duomo per parlare delle fortezze espugnate alla criminalita' organizzata. Ad esempio la villa di Tano Badalamenti a Cinisi, la reggia di 'Sandokan' Schiavone a Casal di Principe, l'enclave dei Casamonica nella periferia romana, perfino una residenza principesca a Beverly Hills, proprieta' di Michele Zaza, 'o Pazzo, re del contrabbando. E poi cascine della 'ndrangheta in Piemonte, tenute in Toscana, 'trincee' di ieri e di oggi: cos'erano e cosa sono diventate. Un patrimonio che vale una finanziaria, un'occasione "che rischiamo di perdere". "Scuole e uffici pubblici, infatti, pagano l'affitto, mentre migliaia di questi immobili restano abbandonati", spiegano le autrici, Coppola, giornalista del Corriere della Sera e Ramoni avvocatessa milanese, esperta in legislazione antimafia. E tutto cio' avviene tra ostacoli di ogni tipo: "terreni occupati, edifici distrutti, una legislazione carente, amministratori pavidi, funzionari di banca che concedono mutui ai clan per aiutarli a 'salvare' il patrimonio". (segue)