Pozzallo (Rg), 25 ott. (Adnkronos) - "Da Pozzallo terra di sbarchi e di accoglienza, oggi vogliamo dare un pugno nello stomaco per contrastare quello che quotidianamente sta accadendo sulle nostre coste, le quali invece di essere un porto sicuro per chi cerca un futuro diverso, diventano un cimitero". Lo dichiara Stefania Crogi, segretario generale Flai Cgil Nazionale, a Pozzallo nel corso dell'iniziativa 'Soccorrere in mare non è reato'. "Da tempo denunciamo la vergogna e l'inadeguatezza della legge Bossi-Fini e della istituzione del reato di clandestinità in essa contenuto, sostiene Crogi - ma dobbiamo ripeterlo con forza, oltre i giorni del clamore e del dolore. Quella legge vergogna deve essere cancellata e sostituita da politiche serie di accoglienza, che partano dall'Italia e coinvolgano l'Europa, perché è Europa Pozzallo, Lampedusa, Scicli". E proprio sul soccorso in mare Stefania Crogi ha dichiarato anche qui "l'assurdità delle norme che mettono chi soccorre in mare, e per primi i pescatori, nella condizione di essere accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, o quando va bene al fermo delle loro attività.Tutto ciò non rende giustizia alla nostra umanità e allo spirito di solidarietà e accoglienza che caratterizza la parte migliore dell'Italia e tutti i lavoratori del mare".