Cagliari, 13 feb. - (Adnkronos) - La Guardia di finanza scopre in Sardegna redditi non dichiarati per oltre 300 milioni di euro e un'evasione all'Iva per oltre 40 milioni. Sul fronte della lotta agli sprechi di denaro pubblico intercettati finanziamenti illecitamente percepiti per oltre 20 milioni e accertati danni erariali per oltre 18 milioni di euro. E' la sintesi del bilancio che stamani il comandante Regionale per la Sardegna, il generale di brigata Umberto Di Nuzzo, ed il capo di Stato Maggiore, Colonnello Alessandro Gallozzi hanno illustrato alla stampa per l'attivita' del 2012. La Gdf ha concentrato gli sforzi per recuperare risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell'Unione Europea, delle Regioni e degli Enti locali, sia sul versante delle entrate sia su quello delle uscite. La lotta all'evasione continua a essere la priorita' dell'azione della Finanza e in questa prospettiva l'esperienza operativa ha fatto emergere che la maggior lesivita' per gli interessi erariali e' costituita dai cosiddetti "gravi fenomeni evasivi", come le frodi Iva, l'economia sommersa e l'evasione internazionale. Il contrasto a queste condotte criminali ha consentito di denunciare alle Procure della Repubblica 214 soggetti per reati tributari; di individuare 244 evasori totali, ossia soggetti che pur svolgendo un'attivita' economica non presentano la dichiarazione dei redditi; di recuperare a tassazione la posizione di numerose societa' che avevano fittiziamente dichiarato la propria residenza fiscale all'estero. Complessivamente sono stati eseguiti 3.689 interventi tra verifiche e controlli, che hanno portato alla constatazione di materia imponibile sottratta all'imposizione sui redditi per oltre 320 milioni di euro, nonche' un'evasione IVA per 41 milioni. Nelle attivita' la Gdf ha puntato alla qualita' dei rilievi, selezionando i contribuenti da sottoporre a verifica ed assicurando il preventivo coordinamento con l'Agenzia delle Entrate, nel quadro della consolidata collaborazione. (segue)



