Omicidio Rasman: Cassazione, morte evitabile se agenti non lo avessero compresso

domenica 9 settembre 2012
Omicidio Rasman: Cassazione, morte evitabile se agenti non lo avessero compresso
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Roma, 6 set. - (Adnkronos) - La Cassazione ha reso definite le condanne per omicidio colposo a tre agenti di polizia responsabili della morte del giovane handicappato Riccardo Rasman, morto il 27 ottobre del 2006 a Trieste, stroncato da collasso cardiocircolatorio "mentre era tenuto con forza a terra dai poliziotti" che avevano fatto rirruzione nella sua casa. Una vicenda che richiama da vicino il caso dello studente ferrarese Federico Aldrovandi per la quale la Suprema Corte ha pronunciato la parola fine, convalidando i sei mesi di reclusione (pena sospesa con la condizionale) nei confronti dei tre agenti Mauro Miraz, Maurizio Mis e Giuseppe De Biase. La Quarta sezione penale nelle motivazioni depositate oggi mette nero su bianco che "l'evento letale era pacificamente evitavitabile qualora gli agenti avessero interrotto l'attivita' di violenta contenzione a terra del Rasman, consentendogli di respirare normalmente". I fatti analizzati dalla Cassazione risalgono al 27 ottobre 2006 quando due equipaggi della 'volante' entrarono insieme ai pompieri nell'alloggio del giovane: in precedenza, ricostruisce la sentenza 34137, avevano tentato di farsi aprire la porta. Dal terrazzo del monolocale in cui viveva da solo Riccardo Rasman erano stati lanciati in strada alcuni petardi. Da qui la richiesta di intervento. (segue)