Firenze: Acidini, code agli Uffizi fisiologiche, per soluzione serve impegno di tutti (2)
(Adnkronos) - Sulla stessa linea di Acidini il direttore del Dipartimento Architettura della Galleria degli Uffizi, Antonio Godoli, per il quale "la presenza della coda e' dovuta in buona sostanza a due motivi". Il primo e' che "per ragioni di sicurezza il numero delle persone presenti all'interno degli Uffizi, in quanto luogo pubblico di notevole affollamento, deve essere monitorato in tempo reale e di conseguenza controllato. Ovvero in ogni momento si conosce il numero di persone all'interno del museo, numero oggettivamente calcolato in base a tutte le possibili porte o varchi di uscita, e che non puo' superare le 900 unita'". "Il numero delle persone che e' possibile accogliere entro uno spazio non dipende, fra l'altro, dall'estensione della sua superficie interna ma -precisa Godoli- dal numero delle porte. D'altronde non viene fatto obbligo ai visitatori prenotati e non prenotati, una volta entrati di restare all'interno del museo solo per un tempo determinato, ma viene lasciata loro la facolta' di permanervi a piacimento (da cio' puo' verificarsi talvoltaqualche attesa all'ingresso anche per chi si fosse prenotato)". Secondo motivo e' che "vi e' una percentuale di biglietti non prenotabili; e' una precisa scelta della Soprintendenza che con questa disposizione liberale non ha voluto imporre su tutti i biglietti il costo maggiorato della prenotazione. La coda che si osserva e' quindi dovuta a questi visitatori che, consapevolmente e liberamente, perche' avvertiti da apposita segnaletica luminosa, restano in attesa del loro turno per entrare nel museo", conclude Godoli.