Quadriennale di Roma, meno artisti per la mostra del 2020
Roma, 24 gen. (AdnKronos) - Meno artisti e un lavoro multidisciplinare con percorso che parte dagli anni '60 e arriva "al cuore della contemporaneità". Sono queste le linee principali della prossima Quadriennale di Roma, in programma al Palazzo delle Esposizioni dall'1 ottobre del 2020 al 10 gennaio 2021, evidenziate dal direttore artistico Sarah Cosulich e dal curatore Stefano Collicelli Cagol nel corso di un incontro con la stampa. Tra le novità in vista, poi, c'è anche il cambio della sede: l'istituzione capitolina, ora ospitata a villa Carpegna, si trasferirà nel 2021 nell'Arsenale Pontificio di Porta Portese, un complesso ora ridotto a deposito di cemento e detriti. Nella prossima Quadriennale, ha spiegato Cosulich, ci saranno "meno artisti rispetto al passato anche perché vorremmo lasciare loro la possibilità di confrontarsi con degli spazi più ampi". Uno degli obiettivi sui quali sono impegnati la Cosulich e Collicelli Cagol, è quello di realizzare "un lavoro multidisciplinare. Dal punto di vista generazionale non vorremmo guardare troppo indietro nel passato, però vorremmo comunque prendere in esame le figure rilevanti nella storia dell'arte di artisti 60enni e 70enni", ha aggiunto Cosulich. La Quadriennale sarà "una mostra che traccia un percorso che parte dagli anni '60 ad oggi arrivando quindi al cuore della contemporaneità", ha detto Cosulich. Una prospettiva storica con cui la mostra, che può contare su tre anni di preparazione, guarda anche "alle esperienze rilevanti del passato mettendo in relazione generazione differenti di artisti che propongono delle linee di ricerca che non sono state raccontate. Non proporremo soltanto l'opera significativa di un'artista ma cercheremo di creare un contesto e una panoramica culturale che permetterà al visitatore di entrare in contatto con una particolare poetica", ha sottolineato poi Collicelli Cagol. Non è tutto: per la Quadriennale è in vista anche un cambio di sede. Il presidente dell'Istituzione Franco Bernabè ha spiegato, infatti, che il Mibac "ha deciso di recuperare l'Arsenale Pontificio che è in uno stato di totale abbandono da quando sono stati costruiti gli argini del Tevere ed era diventato un deposito abusivo di materiali da costruzioni. Il ministro Franceschini ha stanziato dei soldi per lo sgombero e il recupero strutturale e insieme abbiamo lavorato per la destinazione alla Quadriennale". Il trasloco che dovrebbe concretizzarsi "ragionevolmente entro due anni, quindi agli inizi del 2021 dopo la Quadriennale, impone una riflessione sul suo ruolo, sulla sua funzione e programmazione ma offre delle potenzialità", ha detto Bernabè. L'istituzione capitolina, intanto, sta lavorando su due fronti. Il primo, 'Q-Rated', è un progetto che prevede tre workshop annuali, ciascuno della durata di tre giorni, aperti ai giovani artisti e curatori italiani selezionati attraverso un bando. Nel 2018 i workshop si sono svolti a Roma, Lecce e Torino mentre quest'anno si terranno a Milano, Nuoro e Napoli. L'altro ambito cui si sta dedicando la Quadriennale è 'Q-International': un progetto nato con l'obiettivo di sostenere le iniziative espositive realizzate da istituzioni straniere che coinvolgono artisti italiani per promuoverne la loro presenza e visibilità all'estero. Il primo bando ha sostenuto realtà da 10 paesi del mondo che espongono artisti italiani: dal New Museum di New York al Centro d'Arte Contemporanea di Singapore.