Morto lo scrittore Marcello D'Orta, l'autore di 'Io speriamo che me la cavo'

domenica 24 novembre 2013
Morto lo scrittore Marcello D'Orta, l'autore di 'Io speriamo che me la cavo'
3' di lettura

Roma, 19 nov. (Adnkronos) - E' morto lo scrittore Marcello D'Orta, autore fra l'altro del libro 'Io speriamo che me la cavo'. Nato a Napoli, il 25 gennaio prossimo avrebbe compiuto 61 anni. Si è spento nella sua città al termine di una sofferta lotta contro il cancro: era malato dal 2010. La notizia della scomparsa, avvenuta questa mattina alle 5.40 nella sua abitazione nella zona dell'Arenella, è stata data dal figlio, padre Giacomo, sacerdote della congregazione religiosa dei Minimi di San Francesco di Paola. I funerali saranno celebrati domani alle 12 nella Basilica di San Francesco di Paola, in piazza Plebiscito a Napoli, dove l'omelia sarà tenuta dal figlio. Marcello D'Orta lascia la moglie Laura. Nonostante la malattia, D'Orta ha scritto fino a poche settimane fa ed era impegnato nella stesura di un libro su Gesù, che ancora non aveva un titolo preciso. "Mio padre è stato un credente che ha sempre approfondito la sua fede in un modo meraviglioso", ha detto il figlio Giacomo all'Adnkronos. Maestro elementare per una quindicina di anni, fino al 1990, nelle scuole elementari di Napoli e provincia, divenne famoso in quello stesso anno pubblicando da Mondadori un libro destinato a diventare un bestseller, 'Io speriamo che me la cavo', che ha venduto più di un milione di copie: raccoglie sessanta temi scritti da ragazzi di una scuola elementare della città di Arzano, in provincia di Napoli. Liberamente ispirato a questo libro, è l'omonimo film del 1992 diretto da Lina Wertmuller. Nel 2007 il libro è diventato una commedia con Maurizio Casagrande, con le musiche di Enzo Gragnaniello. Con la sua opera di esordio, D'Orta ha dato voce ai suoi alunni, in un libro in bilico fra amarezza e ironia. A 'Io speriamo che me la cavo' seguirono altri titoli creati con lo stesso meccanismo: 'Dio ci ha creato gratis. Il Vangelo secondo i bambini di Arzano', (1992), 'Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso. L'amore e il sesso: nuovi temi dei bambini napoletani' (1993), 'I nonni se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Trecento pensieri e disegni di bambini sui nonni' (1994). 'Il maestro sgarrupato. Il tema della mia vita (e nuovi temi dei miei alunni)' (1996), 'Maradona è meglio 'e Pelé. I bambini di Napoli giudicano il pibe de oro' (2002), 'Nessun porco è signorina. Nuovi temi dei bambini napoletani' (2008), 'A voce d"e creature. La camorra nei temi dei bambini di Napoli' con don Luigi Merola (2012). Fuori dalla formula che gli ha dato il successo, D'orta ha scritto inoltre 'Il sole ventiquattrore. A spasso per Napoli' (1997), 'Non è mai troppo tardi. Corso di storia semiseria del mondo dalla preistoria alla scoperta dell'America' (1999), 'Garantito al limone', (2001), 'Caro maestro raccontaci la Storia semiseria del mondo. L'età moderna e contemporanea' (2004), 'Nero napoletano. Viaggio tra i misteri e le leggende di Napoli' (2004), 'Elogio della bugia' (2005), 'Fiabe sgarrupate' (2005), 'Aboliamo la scuola!' (2010), 'All'apparir del vero. Il mistero della conversione e della morte di Giacomo Leopardi' (2012), 'Era tutta un'altra cosa. I miei (e i vostri) anni Sessanta' (2012), 'Cuore del Duemila' (2013), 'Cuore di Napoli. Viaggio sentimentale tra i vicoli e i bassi della città' (2013).