Londra, 4 dic. - (Adnkronos) - Una lettera inedita dello scrittore inglese John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973) rivela le sue preoccupazioni per l'andamento delle vendite di "Lo Hobbit" (1937), giudicate scarse poco dopo la sua uscita. Scrivendo al romanziere Arthur Ransome, autore del fortunato "Rondini e amazzoni", Tolkien - riferisce la stampa britannica - faceva presente all'amico che avrebbe voluto pubblicare una revisione rivista di 'Lo Hobbit' ma non era sicuro che ci sarebbe stata "perche' le vendite non sono poi cosi' elevate". Nonostante le sue preoccupazioni "Lo Hobbit", considerato l'antesignano di tutta l'opera narrativa sulla Terra di Mezzo esaltata con "Il Signore degli Anelli", ha venduto finora complessivamente nel mondo oltre 100 milioni di copie ed e' diventato ora un film. La lettera inedita e' stata ritrovata in una collezione di scritti di Tolkien custodita nell'archivio della biblioteca dell'Universita' di Leeds, dove insegno' dal 1921 al 25 prima di passare ad Oxford. L'autografo rivela anche che Ramsone suggeri' all'autore di modificare alcune parti di "Lo Hobbit", dopo che ebbe modo di leggere in anteprima il manoscritto, e che Tolkien fu felice di apportare per rendere la narrazione piu' scorrevole. Tolkien acconsenti' a fare alcune piccole modifiche per quanto riguarda, ad esempio, l'uso della parola "uomo" e convenne con l'amico che l'uso di "ragazzo" per definire il mago Gandalf poteva apparire insultante "se non un po' sciocco".



