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Serie tv, la seconda vita dei libri riparte da lì

Capolavori come "Il Gattopardo" e titoli meno noti sono tornati in classifica dopo gli adattamenti. Grande attesa per "Cime tempestose" e "Frankenstein"
di Jessica Chitigiovedì 16 ottobre 2025
Serie tv, la seconda vita dei libri riparte da lì

4' di lettura

Negli ultimi anni il mercato editoriale ha assistito a un fenomeno sorprendente che ha cambiato il destino di molti libri: romanzi dimenticati, classici scolastici o titoli rimasti di nicchia sono tornati in vetta alle classifiche grazie alle serie tv e ai film prodotti dalle piattaforme di streaming. Non si tratta più soltanto di storie che dai libri passano allo schermo, come avveniva in passato, ma di un effetto domino che lavora anche al contrario: il pubblico scopre un titolo sul piccolo schermo e corre poi in libreria a recuperare il testo originale. È un circolo virtuoso che mescola linguaggi diversi e che ha dato vita a un nuovo modo di intendere il successo editoriale.

Il caso più noto resta quello di Bridgerton: la saga Regency, ovvero il genere di narrativa (spesso romance) ambientato nell'Età della Reggenza inglese, di Julia Quinn, pubblicata nei primi anni Duemila e conosciuta solo dagli appassionati del romance storico, ha avuto un’esplosione mondiale dopo l’arrivo della serie Netflix prodotta da Shonda Rhimes. I romanzi, ristampati in edizioni dedicate con le copertine ispirate agli attori della serie, sono diventati fenomeni da classifica in decine di Paesi. Un destino simile, in Italia, è toccato a L’amica geniale di Elena Ferrante: già bestseller internazionale, la quadrilogia è stata definitivamente consacrata grazie alla serie HBO-Rai che ha portato le vicende di Lila e Lenù a un pubblico globale, spingendo migliaia di lettori a riscoprire l’intero ciclo narrativo.

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L’annuncio della miniserie dedicata a Il Gattopardo, distribuita da Netflix, ha riacceso i riflettori su Giuseppe Tomasi di Lampedusa, riportando il capolavoro del 1958 tra i più venduti, mentre su Skye NOW l’adattamento de L’arte della gioia di Goliarda Sapienza firmato da Valeria Golino ha risvegliato l’attenzione per un romanzo che per decenni era rimasto nell’ombra, riscoperto solo postumo e oggi arrivato a un pubblico più ampio. È accaduto lo stesso a Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez: considerato per anni impossibile da trasporre a causa della sua struttura complessa e onirica, il romanzo è approdato su Netflix in lingua originale spagnola con il coinvolgimento della famiglia dell’autore, registrando un rinnovato interesse nelle librerie di tutto il mondo. Il meccanismo funziona anche per i generi più amati dalle nuove generazioni.

Prime Video ha riportato alla ribalta L’estate nei tuoi occhi di Jenny Han, un romanzo young adult del 2009 trasformato in un cult estivo grazie alla serie che ha conquistato TikTok e Instagram. Netflix ha fatto lo stesso con One Day di David Nicholls: dopo il film del 2011 il libro aveva vissuto un periodo di relativo silenzio, ma la nuova trasposizione seriale del 2024 ha riportato Emma e Dexter in cima alle classifiche internazionali e una nuova ondata di lacrime e discussioni online. Disney+ ha contribuito a rinnovare l’interesse per la saga fantasy di Percy Jackson di Rick Riordan, mentre la Rai ha rilanciato Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas con un nuovo adattamento tv che ha spinto i lettori a tornare al romanzo ottocentesco.

Persino i gialli di Maurice Leblanc, creatore di Arsene Lupin, hanno conosciuto una rinascita editoriale in seguito al successo planetario della serie francese Lupin targata Netflix. Il fenomeno si estende anche a libri meno noti o a graphic novel che hanno trovato nella serialità un trampolino ideale. Allo stesso modo La regina degli scacchi di Walter Tevis, romanzo del 1983 pressoché dimenticato, è stato riscoperto dopo la miniserie con Anya Taylor-Joy, entrando in classifica a quasi quarant’anni dalla sua pubblicazione.

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Non mancano le anticipazioni che alimentano la curiosità dei lettori: nei prossimi anni sono attesi nuovi adattamenti di opere monumentali come Orgoglio e pregiudizio diJane Austen, Cime Tempestose di Emily Brontë, La valle dell’Eden di John Steinbeck e Frankenstein di Mary Shelley, film che ha riscontrato già un grande successo in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia 2025, e che segna il ritorno del regista Guillermo del Toro a una delle storie che più hanno influenzato l’immaginario gotico e fantastico. Il cast di alto livello contribuisce a dare spessore ai personaggi: Oscar Isaac nei panni di Victor Frankenstein, Jacob Elordi come la Creatura, Mia Goth nel ruolo di Elizabeth. Annunci di questo tipo bastano spesso a far risalire i titoli nelle classifiche ancor prima dell’uscita delle serie o film, dimostrando la forza propulsiva dello streaming sull’editoria.

Questo legame tra piattaforme e librerie è stato definito dagli studiosi un caso emblematico di intermedialità: libri e serie non competono, ma dialogano, contaminandosi a vicenda. Non mancano le voci critiche: alcuni osservatori temono che adattare i capolavori ai tempi rapidi e alle logiche globali dello streaming finisca per semplificare a complessità dei testi. Ma resta un fatto: senza queste trasposizioni, molti titoli non avrebbero conosciuto la seconda vita editoriale. In definitiva, che si tratti di classici, romanzi contemporanei o graphic novel, il percorso sembra tracciato: dallo schermo allo scaffale, il viaggio è breve e sempre più frequente. Un ciclo virtuoso che dimostra come la cultura pop non sostituisca la lettura, ma la rilanci.

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