Roma, 26 apr. (Adnkronos) - "In Italia le misure di consolidamento fiscale attuate dalla meta' del 2011, gli interventi in materia previdenziale e i progressi sulle riforme volte a elevare il potenziale di crescita dell'economia hanno consentito di riguadagnare la fiducia sulla sostenibilita' dei conti pubblici. Il miglioramento registrato sul mercato del debito sovrano e' significativo, anche se e' stato in parte ridimensionato dalle tensioni delle scorse settimane, nate fuori dall'Italia". Lo sottolinea la Banca d'Italia nel Rapporto sulla stabilita' finanziaria. "Nostre simulazioni, che ipotizzano la piena efficacia degli interventi governativi, mostrano che il rapporto debito-Pil comincerebbe a ridursi gia' nel 2013, anche qualora il costo del debito aumentasse e la crescita risultasse inferiore alle attese", spiega Bankitalia. "Successivamente, il conseguimento del pareggio di bilancio richiesto della nuove regole europee -continua il Rapporto- che presuppone avanzi primari crescenti nei prossimi anni, accentuerebbe la flessione del rapporto debito-Pil". "Lo scenario di base qui utilizzato incorpora fino al 2015 le stime del governo sulla crescita economica, sull'onere medio del debito e sull'avanzo primario -continua Bankitalia-. Per gli anni successivi si ipotizza il mantenimento del pareggio di bilancio in un contesto in cui il costo medio del debito e la crescita del prodotto rimarrebbero costanti ai livelli del 2015. In questo scenario il rapporto debito-Pil (circa il 123 per cento nel 2012) scenderebbe al 121 nel 2013 e al di sotto del 100 nel 2019". (segue)