(Adnkronos) - A chiudere la classifica dei 10 brand leader del vino italiano, sono Zonin, uno dei piu' grandi gruppi del vino italiano, Martini, che da sempre vuol dire Asti Spumante, e Caprai, la cantina che ha lanciato il Sagrantino di Montefalco alla ribalta internazionale. Ma, a seguire, sono tante le cantine italiane citate dagli "enonauti", tra marchi storici, brand dall'importante presenza sui mercati e realta' produttive dell'alto artigianato enoico del Belpaese: dalle toscane Tenuta Greppo-Biondi Santi, Tenuta dell'Ornellaia e Ruffino al Gruppo Italiano Vini, dalla piemontese Fontafredda alle franciacortine Bellavista, Berlucchi e Ca' del Bosco, dalla trentina Mezzacorona (e le sue bollicine Rotari indicate, anche in questo caso, al posto del nome della cantina) alle venete Masi e Santa Margherita, dalla campana Mastroberardino alle siciliane Donnafugata, Planeta e Tasca d'Almerita. "Infedeli", pero', al fascino del brand, il 60% degli "enonauti", davanti allo scaffale, dichiara di non essere influenzato dall'appeal del marchio quando sceglie il vino da acquistare, spinto, magari, piu' dalla voglia di scoprire nuovi vini e vignerons, e, di questi tempi, dalla ricerca di un buon rapporto qualita'-prezzo. Una tendenza sempre piu' in atto, grazie anche al crescere delle informazioni sui vini, dal semplice passaparola alla forza del web e dei social network, facilmente accessibili e che garantiscono contatti diretti praticamente in tempo reale. E poi c'e' la vendita diretta, canale di acquisto che piace sempre piu', e per la quale il brand non e' fondamentale, perche' si scelgono produttori di prossimita', anche meno celebri, ma che si conoscono di persona. (segue)