Venezia, 18 mag. (Adnkronos) - Nel triennio 2009 - 2011, l'agricoltura veneta ha presentato un saldo occupazionale positivo, in assoluta controtendenza rispetto agli altri settori, determinato pero' in maniera esclusiva dall'aumento della manodopera straniera, mentre la componente italiana presenta un saldo negativo. Si tratta nel complesso di 451 unita' in piu' nel rapporto tra cessazioni e assunzioni, pari dunque a meno dell'1 per cento della perdita complessiva di occupati registrata nello stesso periodo a livello regionale. Altrettanto in controtendenza e' peraltro il numero dei giovani imprenditori che si insedia nel primario, con un incremento costante sostenuto dal Programma di Sviluppo Rurale: siamo gia' a 1500 nuovi imprenditori under 40 in tre anni. E' quanto rileva un'analisi voluta dalla Regione e realizzata dal settore Studi Economici di Veneto Agricoltura. Le assunzioni in agricoltura costituiscono circa il 6 per cento del totale regionale, con una forte caratteristica di stagionalita'. Per la quasi totalita' si tratta di contratti di dipendenza (98,3 per cento del totale delle assunzioni), a tempo determinato (95 per cento), riguardano in prevalenza maschi, stranieri (62,3 per cento), nella fascia di eta' 30 - 54 anni e si concentrano soprattutto nella provincia di Verona (56,4 per cento).(segue)