Fiat-Chrysler, ok delle banche
Possibile la bancarotta
L'accordo fra Fiat e Chrysler sembra più vicino, anche sel'amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne è pronto ascommettere sulla bancarotta della casa automobilistica americana.Secondo quanto riferito dal presidente del Canadian Auto Workers (Caw),Ken Lewenza, dopo una cena con il numero uno di Fiat, Marchionne, anchese dimostratosi "cauto", avrebbe detto che "dovendo scommettere" inquesto momento, punterebbe sul ricorso al Chapter 11 di Chrysler.Questo in ogni caso non pregiudicherebbe le chance di chiudere unaccordo fra le due società. "Marchionne mi ha detto: 'Ken, in duegiorni possono succedere tante cose, ma se fossi uno scommettitore,punterei sulla bancarotta'", ha riferito Lewenza dopo l'incontro aToronto, al quale ha partecipato anche il vice presidente di Chrysler,Tom LaSorda. La trattativa intanto va avanti: dopo l'intesacon i sindacati per ridurre il costo del lavoro, il Tesoro Usa -secondo la stampa americana - avrebbe raggiunto anche quella con iquattro grandi creditori della casa di Detroit per la ristrutturazionedel debito: JPMorgan, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley. Inbase all'accordo con le banche, il debito, pari a circa 6,9 miliardi didollari, verrebbe svalutato a due miliardi, con Chrysler che lipagherebbe in contanti. Alla bancarotta si potrebbe ricorrere se ipiccoli creditori non aderissero al piano di ristrutturazione deldebito. E a Marchionne, l'azionista Exor (la finanziariaattraverso la quale gli Agnelli controllano la Fiat) conferma pienosostegno e fiducia. L'amministrazione Obama accoglie con favore iprogressi nella trattativa che dovrebbe portare all'alleanza fra Fiat eChrysler: l'accordo fra le banche creditrici e il governo per lo swapdel debito rappresenta un "passo importante". Ma - avverte il portavocedella Casa Bianca, Robert Gibbs - "c'é ancora della strada da fare"prima che un accordo definitivo sia siglato. L'intesa con le banchesegue quella raggiunta con Uaw (United Auto Worker), in base alla qualeuna quota del 55% andrebbe al sindacato, mentre la Fiat avrebbe il 35%e il 10% sarebbe controllato da governo e creditori. Nell'ambito dellariorganizzazione di Chrysler potrebbe rientrare anche l'unione diChrysler Financial e Gmac, nelle quali Cerberus controlla una quotasignificativa. Secondo indiscrezioni i timori che Chrysler Financialnon possa sopravvivere come società separata sono aumentati e sistarebbe ora valutando - riporta il Wall Street Journal - lapossibilità di far confluire il portafoglio prestiti di ChryslerFinancial in Gmac.