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Mediaset stella della borsaEcco cosa c'è dietro

Il titolo del gruppo vola a Piazza Affari dopo aver toccato il minimo a giugno. Gli analisti: dietro gli acquisti mani forti, forse arabe

Matteo Legnani
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Giallo d'agosto in borsa sui titoli Mediaset. In una Piazza Affari semideserta e nel piattume degli scambi agostani, spicca la corsa delle tv di Silvio Berlusconi: dall'inizio del mese, il gruppo di Cologno Monzese ha messo a segno un rialzo del 20%, che sale al 30% dai minimi di inizio estate. Adesso vale 1,44 euro contro 1,14 euro di giugno, quando toccò il minimo storico. Certo, i valori stratosferici del 2005, quando Fininvest collocò a JP Morgan un pacchetto del 17% al prezzo di oltre 10 euro, sono lontanissimi. Ma i rialzi delle ultime settimane sono tali da indurre a pensare che dietro gli acquisti possano esserci mani forti: magari quelle di investitori stranieri, si sussurra arabi, che starebbero comprando. Ieri, a metà seduta,  sono passate di mano 43,3 milioni di azioni, che sarebbe un'enormità anche in condizioni di mercato normali (e non agostane) visto che la cifra corrisponde al 3,6% del capitale di Mediaset. E costituisce il record di scambi per il titolo da cinque anni e mezzo. Lo scenario: un soggetto che punta a diventare il secondo azionista del gruppo tv, dopo Fininvest che ha il 40%.

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