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Piazza Affari, da 17 anni conviene più acquistare Bot che giocare in Borsa

Giulio Bucchi
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Investire in Borsa, almeno a Piazza Affari, non conviene. Meglio puntare su Bot. E' la rilevazione, piuttosto allarmante, di Mediobanca che nel suo ultimo rapporto Indici e dati mette in evidenza come negli ultimi 17 anni i rendimenti delle azioni italiane non abbiano superato mai, se non in pochissime eccezioni, quelli dei Buoni del Tesoro. Dal gennaio 1996 allo scorso 18 ottobre i Bot hanno generato un rendimento del 4,1% medio annuo, mentre la borsa italiana ha reso il 5,3%, deludendo il maggior rischio assunto dagli investitori. Calcolando un premio al rischio fra il 3,5% e il 5%, il rendimento dell'investimento su azioni italiane avrebbe dovuto essere almeno del 7,5%, contro il 5,3% effettivamente registrato. L'investimento in Borsa ha chiuso in negativo in 12 anni su 17, ossia negli ultimi 14 anni esclusi il 2002 e il rimbalzo del 2011. Tuttavia anche per questo dato i settori fanno la differenza: gli ultimi 15 su 17 sono gli anni perdenti sia per l'investimento assicurativo che per quello bancario, mentre solo 4 su 17 per quello industriale. Rispetto a un investimento in Bot Piazza Affari avrebbe garantito un rendimento medio annuo superiore all'impiego "senza rischi" di un titolo di Stato in tre casi su 17: nei soli due periodi iniziali (gennaio e dicembre 1996) e in quello finale (dicembre 2011), mentre anche chi avesse avuto il coraggio di investire in Borsa in piena crisi finanziaria (2008) non avrebbe ottenuto rendimenti superiori ai Bot.  Grandi in difficoltà - Negli ultimi 17 anni le blue chips, i titoli delle 30 società più grandi di Piazza Affari, sono cresciute del 4,8% medio annuo. Meglio hanno fatto le mid cap, le imprese a media capitalizzazione, con un rendimento medio annuo del 6,3%, mentre le small caps, le piccole imprese, hanno reso il 4,4% l'anno. A seconda dei settori l'investimento in titoli bancari è stato regolarmente meno conveniente rispetto al comparto industriale: l'1,5% medio annuo contro il +7,8% del portafoglio industriale, che in termini cumulati su circa 17 anni si traduce nel +28% contro +250 per cento. Peggio ancora hanno fatto i titoli assicurativi: incremento del 17% in 17 anni, pari all'1% medio annuo. L'investimento in borsa più redditizio è quello delle azioni di risparmio, il cui rendimento complessivo, inclusi i dividenti, è stato dell'8,2% medio annuo.

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