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Edilizia: Ance, la crisi accelera nel 2013 e il Veneto perde terreno

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Padova, 14 apr. (Adnkronos) - "È in atto una grave destrutturazione delle aziende edili del Veneto. La costante emorragia di investimenti, che si protrae da 26 trimestri consecutivi, ha reso le imprese del settore più piccole, meno competitive, più esposte alla fuoriuscita di capitale umano. Il Veneto rischia così di affrontare 'con le polveri bagnate' le sfide della 'nuova edilizia', orientata agli investimenti innovativi, e di perdere terreno nei confronti delle imprese di altre regioni". Luigi Schiavo, presidente di Ance Veneto, l'associazione dei costruttori edili, ha fotografato così l'andamento del settore durante la presentazione del XII rapporto sull'Industria delle costruzioni del Veneto, che si è svolta al Centro Congressi dello Sheraton Hotel di Padova. L'intensità della caduta delle costruzioni in Veneto è peggiorata ulteriormente nell'anno appena trascorso. Solo nel 2013 si sono persi 19 mila lavoratori (-11%), ci sono stati 304 fallimenti di imprese (+17%) e un calo di investimenti di circa 600 milioni di euro (-6,6%). Per il 2014 è previsto solo un rallentamento della caduta (-2,4%). Soltanto il settore delle ristrutturazioni tiene (+3%) e rappresenta ormai il 33,9% del mercato. Dal 2007 il settore ha perso il 35,3% dei volumi di affari pari a circa 7,4 miliardi di euro (il 5% del Pil regionale). Gli occupati risultano scesi di 53 mila unità tenendo conto dell'intera filiera. Le flessioni, sulla base dei dati della Casse edile, raggiungono il 42,8% per le ore lavorate, il 39,3% per gli operai iscritti e il 33,6% per le imprese.(segue)

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