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Licenziamenti, verso lo stop al reintegro

Matteo Legnani
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Domani, due giorni prima di Natale, il primo decreto attuativo del Jobs Act arriverà per l'approvazione sul tavolo del Consiglio dei ministri. Si tratta di dieci articoli che regolano le nuove assunzioni fatte col contratto a tutele crescenti, compreso l'articolo 18. Molti punti sono ancora in discussione, ma il quadro comincia ad essere più definito. La novità forse più rilevante rispetto alle ipotesi emerse nelle scorse settimane riguarda la cosiddetta "opzione aziendale" in caso di reintegro ordinato dal giudice in seguito a un licenzimento discriminatorio o disciplinare. L'opzione, già prevista in Germania e in Spagna, prevede che l'azienda possa "superare" il reintegro deciso dal giudice (appunto perchè il licenziamento è stato giudicato discriminatorio per motivi razziali o politici o perchè deciso sulla base di un fatto materiale insussistente) pagando un indennizzo più alto al lavoratore. Fino a 30 o 36 mensilità contro le massimo 24 previste negli altri casi.

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