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Mafia: Cgil Palermo, rapporti stretti con tribunale per gestione beni confiscati (2)

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(AdnKronos) - "In un'economia debole e fragile come la nostra, non possiamo permettere la perdita di posti di lavoro ma dobbiamo fare di tutto perché queste aziende abbiano un futuro - ha detto il segretario della Cgil Enzo Campo - Con Cisl e Uil e altri soggetti della partecipazione attiva lavoreremo a un protocollo da sottoporre al tribunale di Palermo. L'idea del sindacato è di coinvolgere nel coordinamento anche le Rsu delle aziende". L'obiettivo è far si che le quasi 400 aziende sequestrate a Palermo restino in attività. Dopo aver superato i "costi della legalità", la messa in regola dei dipendenti, l'evasione contributiva, i permessi sanitari, il passaggio alla confisca per le aziende che ci arrivano è il più delicato. "Ma non è mai accaduto che un'azienda sequestrata sia stata messa in condizioni di partecipare a una gara d'appalto - ha aggiunto il componente di segreteria Mario Ridulfo - Spesso alcune aziende sequestrate, come le Immobiliari, si sono rivolte a ditte esterne per le manutenzioni e le ristrutturazioni, non attingendo alle aziende edili in amministrazione giudiziaria. Attorno alle confische di solito scatta il cordone sanitario della mafia. Noi vogliamo invece creare una rete di protezione ancora più forte. Un circuito virtuoso in cui l'antimafia aiuti l'antimafia".

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