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Referendum: sindaco di Gela, quesito mal posto, cambierà poco

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Palermo, 12 apr. (AdnKronos) - "Il quesito referendario è mal posto e non raggiungerà lo scopo per cui è stato pensato: tutelare il mare". Non ha dubbi il sindaco di Gela (Caltanissetta), Domenico Messinese, per il quale sia che vinca il fronte del 'sì' sia che passi quello 'no' "le trivelle in mare ci saranno lo stesso". "Così come è posto non ottiene risultati, cambierà ben poco - dice all'AdnKronos -. Quello che mi dispiace è la poca chiarezza: molti andranno a votare convinti che non ci saranno più trivellazioni in mare e non è esattamente così, perché oltre le 12 miglia tutto resterà uguale". E se per il primo cittadino non è in discussione la necessità di esprimere il proprio voto "perché altrimenti si lascia la possibilità agli altri di decidere", ciò su cui manifesta "qualche perplessità" è "l'effettiva concretezza del referendum". Insomma per Messinese, ci sono "molti aspetti tecnici che bisognerebbe affrontare e che in questo referendum non si affrontano" con il rischio di creare "più problemi che soluzioni". Perché il referendum "dice o bianco o nero" e, invece, bisognerebbe vedere "dove e come si interviene, che tipo di giacimento è, se si tratta di pozzi a pressione naturale o a pompa, se sono vicini a territori sismici o no. Osservazioni che non sono state fatte".

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