Posca, i commercialisti italiani hanno il più grande patrimonio di informazioni aziendali del mondo
NAPOLI - “Il mercato europeo dei Big Data vale 200 miliardi di euro. I commercialisti italiani considerati nel loro insieme posseggono il più grande patrimonio informativo contabile/fiscale/finanziario del mondo” Lo ha detto oggi a Napoli Domenico Posca, presidente dell'Unione Italiana Commercialisti presentando il congresso nazionale “Commercialista 2.0. Innoviamo la professione, innoviamo il paese” che si terrà giovedì 28 aprile 2016 dalle ore 9,30 a Roma Eventi Piazza di Spagna. “Mettendo insieme i dati fiscali, societari, finanziari e previdenziali dei clienti in possesso dei commercialisti, in formato digitale - ha aggiunto Posca .- parliamo di numeri impressionanti. 500 milioni di dichiarazioni fiscali (anni 2005-2015), 40 milioni di bilanci (anni 2005 – 2015) dei 4 milioni (su 4,8 milioni totali ) di imprese iscritte, 60 milioni di conti bancari (2005 – 2015) limitatamente alle Pmi, 600 mila giudizi tributari pendenti. Si tratta di almeno 100 petabyte di dati (100 milioni di gigabyte). Questa enorme mole di dati – osserva il numero uno dell' Un.i.co. - a disposizione della rete dei commercialisti, pur nel rispetto delle esigenze di riservatezza, rappresenta uno straordinario patrimonio informativo economico-finanziario da mettere a frutto attraverso le tecniche di big data analytics nei diversi ambiti della professione: finanza, fisco, controllo di gestione, revisione, giudiziario. Degli investimenti negli strumenti di "advanced analytics" (come i sistemi di machine learning e di text mining, l'analisi semantica e Ie reti neuralio), solo iI 17% della spesa va ai Big Data e sono presenti solo in un terzo delle organizzazioni”.