Draghi, riforme contro la crisi

Berlusconi: stiamo lavorando
di Silvia Tironisabato 30 maggio 2009
Draghi, riforme contro la crisi
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Per usciredalla crisi servono riforme strutturali. Di questo ne è convinto il Governatoredella Banca d'Italia, Mario Draghi, il quale intravede "segnaliincoraggianti" per la crisi finanziaria in atto. Dalla metà di marzo letensioni sui mercati finanziari si sono allentate; le quotazioni di borsa sonotornate su livelli di inizio anno; gli indicatori qualitativi dell'economiareale mostrano un'attenuazione delle spinte recessive". Secondo Draghi èdunque indispensabile che vengano effettuate riforme strutturali al fine digarantire la tenuta dei conti pubblici e compiere interventi che completino ilriassetto degli ammortizzatori sociali, la ripresa degli investimenti pubblici,le azioni di sostegno della domanda e del credito. Le misure di riduzione della spesa corrente "vanno introdotte nellalegislazione subito, anche se con effetti differiti, senza rinvii a ulteriori attinormativi", ha detto Draghi sottolineando come "molto ci si aspettadalla progettata riforma della pubblica amministrazione". Pronta la rispostadi Silvio Berlusconi dopo l'appello di Draghi sulle riforme. "Siamo quia lavorare per questo", commenta il premier dall'Aquila e assicura diavere "tutta l'intenzione di fare tutto quello che sarà necessario nelpiù breve tempo possibile". Inoltre, Berlusconi ha definito larelazione di Draghi "positiva e attenta all'ottimismo". Secondo Draghi, in Italia la crisi mondiale determinerà, secondo le previsionipiù aggiornate, "una caduta del Pil di circa il 5% quest'anno", dopo ladiminuzione di un punto nel 2008. "L'operare degli stabilizzatoriautomatici dovrebbe accrescere il disavanzo pubbliconell'anno in corso di circa 2 punti percentuali del prodotto, aoltre il 4,5%; nel 2010, il disavanzo potrebbe superareil 5%". Questione disoccupazione - I lavoratori in cassaintegrazione e coloro che cercano un'occupazione, oggi pari all'8,5% della forzalavoro, potrebbero salire oltre il 10%,secondo la previsione delgovernatore di  Bankitalia che nelle considerazioni finali sottolinea come"gli interventi governativi a supporto delle famiglie meno abbienti e gliincentivi all'acquisto di beni durevoli stanno fornendo un temporaneoausilio". Prestiti bancari - La crisi economica ha causato una contrazionedel creditoerogatodal sistema bancario. Draghi ha perciò chiesto alle banche di non diminuire laprudenza nel concedere prestiti, ma di adottare piuttostoun atteggiamento di "lungimiranza"nel valutare il merito di credito dei loro clienti. "Il deterioramentodell'economia tende a frenare i prestiti bancari", spiega Draghi nelleConsiderazioni Finali sottolineando che "il tasso di crescita trimestraledel credito alle imprese non finanziarie si è annullato; era del 12% un annoprima". Intanto continuano a rallentare anche i prestiti alle famiglie. Setuttavia alle banche "non si può chiedere di allentare la prudenzanell'erogare il credito", osserva il Governatore precisando che "nonè nell'interesse della nostra economia un sistema bancario che metta a rischiol'integrità dei bilanci e la fiducia di coloro che gli affidano i propririsparmi. Quel che si può e si deve chiedere alle nostre banche - avvertetuttavia - è di affinare la capacità di riconoscere il merito di credito nellepresenti, eccezionali circostanze". Secondo il il Governatore in pratica,"va posta un'attenzione straordinaria alle prospettive di medio lungoperiodo delle imprese che chiedono assistenza finanziaria". Contrasto alle attività irregolari - Il Governatore ha poi parlato di"progressi nel contrasto alle attività irregolari consentirebbero diridurre le aliquote legali, diminuendo distorsioni e ingiustizie"."Semplificazione normativa ed efficacia dell'azione pubblica sonocondizioni necessarie per ridurre il peso dell'economia irregolare, stimato inpiù del 15% dell'attività economica". Draghi spiega che "l'occultamentodi una parte considerevole delle basi imponibili accresce l'onere imposto aicontribuenti ligi al dovere fiscale. E' un fattore che riduce la competività dilarga parte delle imprese, determina iniquità e disarticola il tessutosociale". Stress test bancari – Ultimo puntodel discorso di Draghi è stato il sistema bancario italiano, che dimostra lacapacità di "resistere anche a scenari più sfavorevoli". E' ilrisultato delle prove di resistenza allo stress (cioé a una evoluzioneparticolarmente sfavorevole della congiuntura economica) effettuate dalla Bancad'Italia. Lo ha reso noto il Governatore, Mario Draghi. La Banca d'Italia - ha concluso - è pronta a definire con le banchepartecipanti al capitale e con il Governo "la questione dell'assettoproprietario". L'attuale assetto proprietario - ha detto Draghi - "hagarantito per oltre 70 anni l'indipendenza e l'autonomia decisionaledell'istituto. L'evoluzione della struttura del sistema bancario fa tuttaviaemergere un'anomalia formale che è opportuno rimuovere".