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Imprese: Ruggeri, Valvitalia sara' ennesima azienda a finire in mani estere

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Milano, 9 lug. (Adnkronos) - Costretti a vendere perche' la finanza stringe in una morsa le imprese e il governo non si occupa di politica industriale. Salvatore Ruggeri, presidente e ad di Valvitalia, non ha difficolta' nell'individuare i responsabili dello smantellamento del sistema industriale italiano. Dopo Loro Piana, acquistata dalla Lvmh di Bernard Arnault e ultima di una lunga serie di imprese finite in mani straniere anche la sua azienda potrebbe ritrovarsi a battere bandiera estera, ma contro la sua volonta' e nonostante vada bene e faccia profitti. Con il 43% delle azioni non e' riusciuto a trovare nuovi soci che subentrino ai fondi che detengono il 54% del capitale. "Della vicenda non parlo -dice all'Adnkronos- i fondi fanno il loro mestiere, ma Valvitalia sara' l'ennesima azienda a finire in mani estere e questo solo perche' la finanza stringe in una morsa le imprese e il governo, nonostante qualche buona iniziativa, non si occupa di politica industriale". Secondo Ruggeri l'esecutivo deve proprio concentrarsi su questo punto, le imprese devono essere al centro degli interventi se si vuole rilanciare il sistema Italia. "Apprezzo molto l'iniziativa del governo -spiega- di voler recuperare il 20% del pil dal manifatturiero, la strada e giusta e spero che si inizi a lavorare su questo fronte in maniera decisa". Anche se non sara' facile raggiungere l'obiettivo perche' in Italia l'imprenditore "ha tutto contro". Non e' possibile che "se un'azienda va bene come Valvitalia, fa dei profitti e dei fondi vogliono uscire, non trovi nessuno nel mondo della finanza che l'aiuti e la sostenga". (segue)

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