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Cgil, allarme rosso per gli statali: "Entro l'anno 150 mila precari senza lavoro"

Secondo il sindacato della Camusso migliaia di contratti non verranno rinnovati. Sarebbero in pericolo i contratti co.co.co. E intanto continua il blocco agli stipendi

Ignazio Stagno
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Allarme rosso per l'impiego pubblico. Secondo la Cgil a rischiare grosso sono i precari. Dalla fine dell'anno sono circa 150.000 persone temono per il posto di lavoro. Il coordinatore del Dipartimento del pubblico impiego della Cgil, Michele Gentile, avverte: “Sono lavoratori che si occupano di servizi essenziali, se non verranno rinnovati scoppierà un doppio problema sociale, per il loro futuro ma anche per i cittadini. Se non saranno varati provvedimenti ad hoc, chi ha il contratto in scadenza il 31 dicembre e ha superato i tre anni con proroga, dovrà andare a casa lasciando scoperti servizi “stabili” della pubblica amministrazione”. Rischio per i co.co.co. - Nel settore pubblico i contratti a tempo determinato considerati a partire dal 2011 sono 86.467. A rischiare grosso soono anche i co.co.co (42.409) e in misura minore i lavoratori interinali (9.346) e per addetti a lavori socialmente utili (17.998). Secondo la Cgil il governo deve intervenire “con la stessa solerzia” con cui ha prorogato il blocco dei contratti e degli scatti di stipendio”. Blocco stipendi - Ma le cattive notizie non finiscono qui. Il blocco degli stipendi in atto dal 2010 al 2013, secondo la Cgil ha mandato in fumo complessivamente 4.100 euro. E da palazzo Chigi continua la stretta sulel tasche degli statali. Il blocco agli stipendi infatti è stato prorogato anche per il prossimo anno con lo stop alla contrattazione e agli automatismi degli stipendi dei dipendenti pubblici. (I.S.)    

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