Imu, Napolitano firma il decreto. Via Irpef su seconde case e deducibilità capannoni
Roma, 31 ago. (Adnkronos/Ign) - L'abolizione della prima rata dell'Imu è legge. E il testo del decreto, firmato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e pubblicato in Gazzetta ufficiale, riserva alcune novità, anche di rilievo. A partire dalla scelta di 'blindare' la copertura del provvedimento. Il penultimo dei sedici articoli, infatti, prevede una sorta di 'clausola di salvaguardia' per il Mef. Qualora servisse, per coprire lo stop alla prima rata dell'Imu, si farebbe ricorso all'aumento degli acconti Ires e Irap e delle accise. Il Tesoro effettua il monitoraggio sulle entrate previste, 600 milioni per la sanatoria delle slot machine e 925 milioni per l'Iva del pagamento dei debiti Pa. E qualora da tale monitoraggio emerga un andamento che non consenta il raggiungimento degli obiettivi di maggior gettito indicati, il Ministro dell'economia e delle finanze, con proprio decreto, da emanare entro novembre, stabilisce l'aumento della misura degli acconti ai fini dell'Ires e dell'Irap, e l'aumento delle accise, in misura tale da assicurare il conseguimento degli obiettivi. Come sostenuto ieri da Palazzo Chigi, invece, non c'è traccia nel decreto della reintroduzione dell'Irpef sulle rendite catastali delle seconde case sfitte. Ma non c'è neanche la deduzione Imu dal reddito di impresa pagata sui capannoni industriali e gli immobili strettamente connessi all'attività. In questo ultimo caso, è intenzione del governo, come ha spiegato il sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta, trovare le risorse necessarie per reintrodurre la misura con la legge di Stabilità. INVENDUTO IMPRESE. Stop alla seconda rata per l'inveduto delle imprese di costruzione. "Non è dovuta l'imposta relativa ai fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati". MILITARI. Non c'è obbligo di residenza per i militari nella prima casa ai fini dell'esenzione dall'imposta: "non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica ai fini dell'applicazione della disciplina in materia di Imu concernente l'abitazione principale e le relative pertinenze". DEBITI PA. Al fine di reperire le risorse per assicurare la liquidita' necessaria al pagamento di una una nuova tranche di debiti della Pa, il decreto autorizza l'emissione di titoli di Stato per un importo fino a 8 mld per l'anno 2013. CEDOLARE SECCA. Per i contratti a canone concordato la cedolare secca scende dal 19 al 15%. POLIZZE VITA. Scende il tetto per la detraibilità delle polizze vita: a 630 euro per il periodo d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2013; a 230 euro a decorrere dal periodo d'imposta 2014. La misura è a copertura delle risorse previste per 'salvare' i 6500 esodati che hanno lasciato il lavoro con licenziamenti individuali. COMPENSAZIONE COMUNI. Al fine di assicurare ai comuni delle Regioni a statuto ordinario e delle Regioni Siciliana e Sardegna il ristoro del minor gettito dell'Imu è attribuito ai medesimi comuni un contributo di 2.327.340.486,20 euro per l'anno 2013 e di 75.706.718,47 euro a decorrere dall'anno 2014. BILANCI COMUNI. Il termine per la deliberazione del bilancio annuale di previsione 2013 degli enti locali è ulteriormente differito al 30 novembre 2013. Lo prevede il dl Imu.