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Rincari della bolletta elettrica, chi c'è dietro davvero. Gli esperti accusano: ecco la vergogna di governo

Giovanni Ruggiero
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A sentire Paolo Gentiloni, il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e il suo collega dell'Ambiente Gian Luca Galletti, per gli italiani sono in arrivo ricchi sgravi sulle bollette energetiche. Merito soprattutto del nuovo piano del governo sulla Strategia energetica nazionale (Sen) che punta sempre di più sulle energie rinnovabili. Peccato che l'annuncio suoni tanto di panzana, come sottolinea il Tempo, considerando pochi semplici cifre sui costi che le energie cosiddette pulite comportanto per il bilancio dello Stato, e quindi per le tasche degli italiani. A fare chiarezza è Rosa Filippini, dell'associazione Amici della Terra, a cominciare dagli obiettivi della produzione delle rinnovabili finora toccati: "Per raggiungere l'obiettivo abbiamo sussidiato gli impianti di eolico e fotovoltaico per circa 12 miliardi di euro l'anno (con aumenti fino al 40% in bolletta)". Il calcolo su quanto potrà costare raggiungere il 50% della produzione di energia pulita sul totale nazionale entro il 2030 è facilmente stimabile, per quanto difficile da definire con una cifra esatta. Il piano del governo prevede un massiccio uso di incentivi per gli impianti "puliti", nonostante proprio Calenda pochi mesi fa aveva criticato i finanziamenti a pioggia dei passati governi. Rispetto a tutti gli altri principali Paesi d'Europa, l'Italia ha già oggi la produzione energetica più alta dalle rinnovabili, circa il 39% del totale nazionale, decidendo intanto - denunciano diverse associazioni - di smantellare le centrali a carbone, di recente fabbricazione e dotate di filtri avanzati, esclusivamente per far piacere all'ambientalismo ideologico, oltre a chi fa affari proprio con le rinnovabili.

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