Export: Confartigianato Veneto, apprensione per dazi Usa minano mercato Pmi
Venezia, 19 mar. (AdnKronos) - “60 miliardi di euro! E' la cifra che nel corso del 2017 hanno quasi raggiunto le vendite di prodotti della manifattura veneta nel mondo. Una progressione costante che ha portato 10 miliardi in più in soli 5 anni (nel 2012 erano stati venduti beni per 49 miliardi). Un dato ancora più straordinario se teniamo conto delle tensioni internazionali, come le sanzioni russe, che incidono non poco nell'export di alcuni settori”. Ad affermarlo Agostino Bonomo, Presidente regionale veneto di Confartigianato, alla luce delle evidenze dell'osservatorio export redatto dall'Ufficio Studi Confartigianato Imprese Veneto su dati Istat relativi ai 12 mesi dello scorso anno. “Nel ranking nazionale continuiamo ad essere preceduti dalla sola Lombardia (118 miliardi di euro) e a contribuire per il 13,9% all'export nazionale -prosegue il Presidente-. Ed un ruolo di primo piano in tutto questo, lo svolgono i settori a maggiore concentrazione di piccole e medie imprese (MPI): alimentari, moda, legno, e una parte della metalmeccanica. Questi hanno venduto merci per 26 miliardi, pari al 43,5% del totale”. Tornado al quadro del 2017, continua a crescere la quota di esportazioni manifatturiere venete verso i Paesi della UE28 che ha raggiunto la quota di 35,3 miliardi di euro (il 59,3% del totale) con un aumento del 6% superiore a quello generale “fermo” al +5,1%. Le prime quattro posizioni: Germania (7,6 miliardi), Francia (5,6 miliardi), Regno Unito (3,4 miliardi) e Spagna (2,6 miliardi) rappresentano da soli il 57% del totale UE28. Relativamente all'export verso i Paesi extra UE invece, si confermano largamente primi gli Stati Uniti con 4,9 miliardi seguiti da Svizzera (2 miliardi) e Cina (1,6 miliardi). Segnali molto positivi arrivano poi dalla quarta posizione, la Russia, che dopo diversi semestri in calo a causa dell'embargo su certe produzioni, torna a crescere e non poco: +12,7% superando finalmente il miliardo di euro.